>>Re_Acto Fest'16
Effimera è la natura della street art, non concepita per durare nel tempo. Effimere sono le mura degli edifici semi distrutti
di Paganica che, a sette anni dal terremoto che l’ha colpita, ancora
aspettano di essere ricostruiti. Effimero è il volto della città che
cambia con l’intervento di tanti street artist che
la stanno trasformando con le loro opere, affinché non ci si abitui a
quei muri sgretolati e si ricordi un’emergenza sociale non del tutto
risolta.
Non è un caso, quindi, se la terza edizione del Re_Acto Fest, si chiami “Effimera Edition”.
Un’edizione che ha proposto qualcosa di speciale, che ha avuto delle
novità rispetto alle precedenti: piuttosto che operare nel centro storico de L’Aquila come negli anni passati, ha avuto luogo nelle frazioni anch’esse coinvolte nel processo di ricostruzione. Paganica ne è stata la protagonista.
Sono
passati già sette anni da quando una terribile scossa di magnitudo 6.3
ha provocato centinaia di morti e migliaia di feriti nel territorio
aquilano. Scuole, ville comunali e i tanti edifici che una volta erano
punti di ritrovo e aggregazione per la comunità del luogo, sono
sostanzialmente rimasti come erano subito dopo il sisma.
Se l’attenzione mediatica non parla più del problema e tutti i lavori
vanno a rilento, la manifestazione ha invitato numerosi street artist di
fama internazionale a dipingere le crepe di quegli edifici, per ricordare quel che è successo e quel che c’è da fare.
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//NOIRE >>"Enjoy the Life" >>Re_Acto Fest'16>> Paganica (AQ) |
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